Lo sciopero della fame del trapper Baby Gang per protestare contro la censura e l’ingiusta detenzione ha scatenato una valanga di polemiche sui social media. Molti accusano il sistema di voler soffocare la voce di un artista di successo, senza considerare il messaggio negativo che trasmette con le sue azioni. L’uso delle armi per promuovere il suo disco solleva dubbi sulle responsabilità delle case discografiche e di chi lo rappresenta. È importante fare chiarezza su cosa si vuole realmente comunicare con la musica e su chi beneficia di queste scelte. In un panorama musicale dove il disagio viene spacciato come moda, è necessario riconoscere le vere scelte coraggiose di artisti che hanno superato le difficoltà senza cadere nella criminalità. Achille Lauro è un esempio positivo di come si possa cambiare strada e avere successo senza compromessi. È importante riflettere su quali messaggi vogliamo trasmettere ai giovani e su chi realmente ne trae vantaggio.