In Italia, la responsabilità degli infortuni sul lavoro viene spesso attribuita ai vertici dell’azienda, ma non è sempre così. È quanto ha dichiarato oggi l’avvocato Domenico Chindamo, difensore di Fabrizio Buscaini, ex top manager di Chromavis, un’importante azienda nel settore del make up. Chromavis è uno dei principali produttori mondiali di prodotti cosmetici, con sedi in diversi paesi tra cui Francia e Brasile. Nel 2020 è stata inaugurata una nuova sede a Offanengo, che ha riunito tutti gli uffici e le unità produttive precedentemente presenti a Vaiano Cremasco, Crespiatica e Chieve.

Il processo a cui ha partecipato Buscaini riguardava un infortunio sul lavoro avvenuto nel dicembre del 2017 presso la sede di Chieve, dove un’operaia si era fratturata un polso. Nonostante l’azienda sia stata processata per lesioni personali colpose, il giudice ha assolto Buscaini e escluso la responsabilità dell’azienda. Secondo l’avvocato Chindamo, la responsabilità dovrebbe ricadere sul capoturno o sul caporeparto, figure con compiti di vigilanza sul lavoro.

Buscaini ha dichiarato di essere venuto a conoscenza del problema del dislivello nel piazzale solo dopo l’incidente e di aver subito preso provvedimenti per risolverlo. Durante la sua amministrazione, gestiva sia siti italiani che esteri e si occupava principalmente delle questioni più importanti, lasciando la gestione delle piccole cose ad altre figure aziendali.

Dopo la richiesta del pm di condanna per Buscaini e per Chromavis, è stata emessa una sentenza di assoluzione. La motivazione sarà depositata entro 60 giorni. Questo caso evidenzia l’importanza di una corretta gestione della sicurezza sul lavoro e della comunicazione all’interno dell’azienda per prevenire incidenti simili in futuro.

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