In una fase in cui l’Amministrazione comunale ha aumentato le risorse economiche destinate alla manutenzione di strade e marciapiedi, si è anche cautelata in previsione di futuri cantieri privati, rafforzando gli obblighi per le imprese che operano negli spazi pubblici.
Con l’aggiornamento del Regolamento per la manomissione e il ripristino di suolo e sottosuolo pubblico, che regola la programmazione e l’autorizzazione di questo tipo di interventi, definendo le modalità di esecuzione dei lavori, normando gli scavi e i ripristini, compresi i sopralluoghi finali, il Comune ha introdotto nuove disposizioni.
L’assessore ai Lavori pubblici Simone Del Marco sottolinea come i numerosi cantieri aperti negli ultimi anni abbiano danneggiato il suolo pubblico, con ripristini parziali e spesso non eseguiti correttamente, causando disagi ai cittadini e spese per il Comune. Il regolamento, con nuovi articoli più rigidi, impone alle imprese di restituire le condizioni ottimali del suolo pubblico dopo i loro interventi, per evitare futuri problemi e antiestetici rattoppi.
Le norme si applicano a tutte le manomissioni e ai relativi ripristini effettuati da imprese private per la posa o la manutenzione di impianti tecnologici o reti di distribuzione di servizi, o per interventi su strade, piazze, marciapiedi, aree verdi comunali. Le imprese sono responsabili di eventuali cedimenti e deformazioni che si verifichino dopo i lavori.
Il ripristino del manto stradale è stato ampliato da 50 centimetri a due metri rispetto allo scavo, con precise prescrizioni per la rimozione e il ripristino delle pavimentazioni lapidee. A seconda della larghezza della strada e del tipo di intervento, le imprese dovranno ripristinare l’intera corsia o carreggiata.
Con queste nuove disposizioni, il Comune tutela le infrastrutture pubbliche e si garantisce per eventuali problemi futuri. I ripristini riguarderanno porzioni più ampie rispetto allo scavo, restituendo strade e marciapiedi in condizioni ottimali alla fine dei cantieri.