Un anziano imprenditore di Tradate è al centro di un processo a Varese, dove si sta cercando di fare luce su un presunto raggiro ai danni dell’uomo, deceduto lo scorso anno all’età di 85 anni. Il caso è emerso quando i parenti dell’uomo hanno notato strani movimenti di denaro nel suo patrimonio, con circa due milioni di euro spariti tra il 2013 e il 2020.

L’uomo, affetto da un grave deficit cognitivo, era assistito da una colf che ora è accusata di circonvenzione d’incapace. Sono emersi bonifici sospetti verso la Romania, dove vivevano i parenti della colf, e donazioni di beni di notevole valore. La difesa sostiene che l’uomo avesse un forte legame affettivo con la colf e che avesse fatto quei “regali” spontaneamente.

L’ex moglie dell’uomo, insieme ai figli, si è costituita parte civile nel processo e ha testimoniato riguardo ai movimenti bancari sospetti. L’anziano, purtroppo, non potrà essere ascoltato in quanto deceduto, ma la sua ex coniuge ha ricordato una richiesta d’aiuto fatta prima di perdere lucidità: “Cercami un’altra donna, perché la badante continua a chiedermi i soldi”.

Il caso continua a tenere banco in tribunale a Varese, dove si cerca di far luce su questa vicenda che ha sconvolto la vita di un anziano imprenditore e della sua famiglia.

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