Il giudice Luciano Lucarelli ha disposto la custodia cautelare in carcere per Marco Manfrinati, colpevole degli episodi di stalking ai danni di Lavinia Limido e degli ex suoceri. Questa decisione è stata presa dopo che il quarantenne ex avvocato di Busto Arsizio ha ucciso l’ex suocero Fabio Limido e ferito gravemente l’ex moglie Lavinia in un agguato a Varese.
La Procura di Varese aveva richiesto questa misura cautelare un anno fa a causa delle numerose denunce presentate dalla famiglia Limido, ma il gip non l’aveva disposta, limitandosi a vietare l’avvicinamento. Tuttavia, dopo l’aggressione mortale, il giudice ha ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere per evitare la reiterazione del reato.
Il provvedimento del 10 maggio ha sottolineato che il divieto di avvicinamento si è dimostrato sproporzionato e che la custodia cautelare in carcere è l’unica misura adeguata, data la gravità della situazione. Il giudice ha evidenziato che non ci si può più fidare dell’imputato e che è necessario adottare misure coercitive per garantire la sicurezza delle vittime.
Questa decisione dimostra l’importanza di valutare attentamente le misure cautelari da adottare in casi di stalking e violenza domestica, al fine di proteggere le vittime e prevenire tragedie come quella avvenuta a Varese.