L’inchiesta della Procura di Busto Arsizio sul tragico affondamento della “Gooduria” nelle acque del lago Maggiore il 29 maggio 2023 ha portato a nuovi sviluppi. Claudio Carminati, l’uomo al timone dell’imbarcazione al momento dell’incidente che ha causato la morte di quattro persone, sarà interrogato dai pm il prossimo 16 maggio.

Sono trascorsi quasi dodici mesi dall’incidente che ha visto coinvolte 23 persone a bordo della “Gooduria”, partita da Sesto Calende e travolta da una tempesta a Lisanza. La Procura di Busto Arsizio ha chiuso le indagini sull’uomo, che attualmente risiede in un campeggio sul fiume Ticino, accusandolo di naufragio e omicidio colposo plurimo per presunte violazioni delle misure di sicurezza.

La difesa di Carminati sostiene che la barca sarebbe affondata comunque a causa della violenza del nubifragio, indipendentemente dalle precauzioni adottate. L’inchiesta, coordinata dal pm Massimo De Filippo, ha incaricato Carlo Ceccarelli, esperto nella ricostruzione di naufragi, di analizzare le cause dell’incidente.

Nonostante i magistrati abbiano focalizzato l’indagine sulla dinamica dell’incidente, emergono dettagli su una presunta attività operativa in corso a bordo dell’imbarcazione, coinvolgente i due agenti dei servizi segreti italiani e l’ex agente del Mossad. Restano ancora molte pagine coperte dal segreto investigativo, ma la verità su quanto accaduto quel tragico giorno sembra essere sempre più vicina a essere svelata.

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