Il titolare della catena di supermercati cinesi Aumai, con sede in provincia di Brescia, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Monza per frode fiscale. L’accusa sostiene che abbia evaso oltre 6 milioni di euro di imposte in soli due anni attraverso l’utilizzo di false fatture. Il Gip di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lui, ai domiciliari per una manager della sua società e ha vietato l’attività imprenditoriale a due collaboratori cinesi. Un terzo collaboratore è stato sottoposto al divieto di espatrio.

L’inchiesta condotta dalle fiamme gialle ha rivelato che il gruppo ha organizzato un sistema di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento utilizzando venti società cartiere. Le società coinvolte avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti, permettendo alle imprese di evadere imposte per oltre 6 milioni di euro tra il 2019 e il 2020. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza.

Le imprese coinvolte, nonostante sembrassero legali e operative, erano prive di strutture aziendali e beni strumentali necessari per svolgere le attività dichiarate. Operavano sotto la regia occulta dei soggetti indagati, permettendo loro di eludere il fisco in modo fraudolento.

Aumai cinese frode fiscale – MALPENSA24

Il titolare della catena di supermercati cinesi Aumai, con sede in provincia di Brescia, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Monza per frode fiscale. L’accusa sostiene che abbia evaso oltre 6 milioni di euro di imposte in soli due anni attraverso l’utilizzo di false fatture. Il Gip di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lui, ai domiciliari per una manager della sua società e ha vietato l’attività imprenditoriale a due collaboratori cinesi. Un terzo collaboratore è stato sottoposto al divieto di espatrio.

L’inchiesta condotta dalle fiamme gialle ha rivelato che il gruppo ha organizzato un sistema di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento utilizzando venti società cartiere. Le società coinvolte avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti, permettendo alle imprese di evadere imposte per oltre 6 milioni di euro tra il 2019 e il 2020. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza.

Le imprese coinvolte, nonostante sembrassero legali e operative, erano prive di strutture aziendali e beni strumentali necessari per svolgere le attività dichiarate. Operavano sotto la regia occulta dei soggetti indagati, permettendo loro di eludere il fisco in modo fraudolento.

Aumai cinese frode fiscale – MALPENSA24

Il titolare della catena di supermercati cinesi Aumai, con sede in provincia di Brescia, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Monza per frode fiscale. L’accusa sostiene che abbia evaso oltre 6 milioni di euro di imposte in soli due anni attraverso l’utilizzo di false fatture. Il Gip di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lui, ai domiciliari per una manager della sua società e ha vietato l’attività imprenditoriale a due collaboratori cinesi. Un terzo collaboratore è stato sottoposto al divieto di espatrio.

L’inchiesta condotta dalle fiamme gialle ha rivelato che il gruppo ha organizzato un sistema di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento utilizzando venti società cartiere. Le società coinvolte avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti, permettendo alle imprese di evadere imposte per oltre 6 milioni di euro tra il 2019 e il 2020. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza.

Le imprese coinvolte, nonostante sembrassero legali e operative, erano prive di strutture aziendali e beni strumentali necessari per svolgere le attività dichiarate. Operavano sotto la regia occulta dei soggetti indagati, permettendo loro di eludere il fisco in modo fraudolento.

Aumai cinese frode fiscale – MALPENSA24

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