Il caso dell’ex presidente del Varese Calcio, Antonio Rosati, ha visto la sua conclusione dopo dieci anni di indagini e processi. L’uomo, originario di Monza, era stato coinvolto nel crac di cooperative che operavano a Malpensa nel 2014, con un presunto giro di frode fiscale da 60 milioni di euro legato al consorzio Expo Job Spa. Dopo una condanna in primo grado a 9 anni, la pena è stata ridotta in Appello a 2 anni e 4 mesi.
Tuttavia, la Cassazione ha emesso un’assoluzione definitiva per Rosati, che ha dichiarato che per due terzi dei capi di imputazione l’uomo era già stato assolto. La prescrizione sarebbe intervenuta per un terzo dei capi di imputazione rimasti.
Dopo dieci anni di fango e di accuse, finalmente una notizia positiva per Antonio Rosati, che può finalmente voltare pagina e riprendere la sua vita senza il peso di un’accusa ingiusta.