Fra i temi più frequentemente discussi durante le campagne elettorali comunali c’è la “tutela del territorio”. Purtroppo, spesso questo argomento viene utilizzato più a fini propagandistici e ideologici che per affrontare concretamente i problemi. Un esempio pratico della trascuratezza nei confronti del territorio si è manifestato durante i temporali di mercoledì. Oltre all’eccezionalità degli eventi meteorologici degli ultimi trent’anni, le esondazioni hanno messo in luce le criticità idrogeologiche del territorio.
Una di queste criticità è rappresentata dal cattivo stato di conservazione degli alvei dei corsi d’acqua. Già nel luglio del 2022 si potevano osservare situazioni imbarazzanti, con rifiuti nei letti dei fiumi e alberi che ostruivano il flusso dell’acqua. Questa situazione, purtroppo, non è stata risolta nel corso degli anni, nonostante fosse ben nota.
Gli amministratori comunali hanno dimostrato carenze nell’intervenire in modo risolutivo per garantire la sicurezza idrogeologica del territorio. Inoltre, manca un coordinamento tra i vari comuni per elaborare un piano d’intervento territoriale condiviso.
Nella zona di Lomagna, Missaglia e Osnago si verificano importanti confluenze di torrenti, che creano un rischio di esondazioni. Nonostante siano in fase di studio nuove vasche di laminazione per contenere le acque, restano ancora molti dubbi sulla loro efficacia, visto quanto accaduto durante i temporali.
È necessario intervenire in modo strutturale e risolutivo sugli alvei e gli argini dei corsi d’acqua, oltre che garantire una corretta manutenzione delle infrastrutture. La tutela del territorio deve essere affrontata in modo ampio, sovracomunale e con soluzioni concrete.