Tragedia sul torrente Esino: morto un milanese mentre faceva canyoning
Una giornata che doveva essere all’insegna dell’avventura e della natura si è trasformata in tragedia questa mattina sul torrente Esino, nella Valle di Vezio. Alessandro Dall’O’, un giovane architetto milanese di trentatré anni, è stato vittima di un incidente mortale mentre praticava il canyoning insieme ad un gruppo di amici.
Il torrente Esino, noto per le sue caverne e anse nascoste, è un luogo ideale per gli amanti di questo sport estremo. Tuttavia, durante la discesa, qualcosa è andato storto e Alessandro è stato trascinato dalla corrente, rimanendo imprigionato sott’acqua per parecchi minuti. Nonostante i disperati tentativi di soccorso da parte dei suoi amici e dei soccorritori arrivati sul posto, il giovane è stato dichiarato morto all’Ospedale Manzoni di Lecco.
La notizia ha scosso la comunità sportiva e non solo, portando alla luce i rischi e le sfide di pratiche come il canyoning. Le autorità locali sono ora impegnate nella ricostruzione della dinamica esatta dell’incidente, cercando di capire se si sia trattato di un improvviso malore o di una disattenzione da parte dell’architetto.
Il canyoning, o “torrentismo”, è uno sport che sta diventando sempre più popolare sul territorio, soprattutto in luoghi come il torrente Esino e il Pioverna. Tuttavia, l’incidente di oggi è un triste promemoria dei pericoli che possono nascondersi dietro queste attività estreme.
La morte di Alessandro Dall’O’ ha lasciato un vuoto nella comunità sportiva e nel cuore di coloro che lo conoscevano. Le indagini sono ancora in corso per fare luce su quanto accaduto e per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro. La passione per l’avventura e la natura non deve mai trasformarsi in tragedia, ma essere vissuta in modo consapevole e responsabile.