Un anziano condannato per atti persecutori nei confronti della vicina: 9 mesi di reclusione e risarcimento danni
Un anziano di 85 anni della Valcuvia è stato condannato a 9 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena e al risarcimento della parte civile per atti persecutori nei confronti della sua vicina. Il pubblico ministero Arianna Cremona ha chiesto la condanna dell’uomo, accusato di trasformare il giardino della vicina in un cimitero di piante, di aver preso di mira e colpito il cane della donna e di averla minacciata e insultata pesantemente.
La vicina, classe 1955, ha raccontato di non uscire più in balcone per evitare di vederlo e di vivere con il timore di incrociarlo fuori casa. Ha anche dichiarato di aver messo in guardia la sua famiglia e i suoi nipoti per evitare che potessero essere esposti a rischi a causa del comportamento dell’anziano. Un consulente di parte ha confermato che sulle piante della persona offesa è stato usato un erbicida tossico per esseri umani e animali.
L’avvocato dell’anziano ha difeso il suo assistito sostenendo che i fatti sono stati descritti in modo generico dalla parte lesa e che non c’è mai stata una verifica sullo stato dei luoghi. L’anziano ha negato le accuse, sostenendo che le piante che stavano morendo erano le sue e non quelle della vicina. Ha raccontato di essere stato insultato e minacciato dalla donna dopo aver accidentalmente bagnato il suo giardino annaffiando le sue piante.
Nonostante la difesa dell’anziano, il giudice Andrea Crema ha accolto la richiesta del pubblico ministero condannando l’uomo per atti persecutori. La vicina ha ottenuto giustizia e il riconoscimento del suo diritto a vivere senza essere molestata e minacciata dall’anziano.