Il processo sul presunto giro di badanti rumene degli anziani di Varese si è chiuso con un’assoluzione per mancanza di prove e per prescrizione dei reati. Gli ultimi due imputati, un italiano di 68 anni e una rumena di 48 anni, sono usciti dal processo senza alcuna condanna.
La Procura aveva accusato alcuni italiani e una connazionale di sfruttare le badanti rumene degli anziani di Varese. Tuttavia, i reati di associazione a delinquere e sfruttamento del lavoro sono caduti per mancanza di prove e per prescrizione. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Varese e i fatti risalgono al periodo tra il 2009 e il 2014.
Il pm aveva chiesto oltre 5 anni di reclusione per i due imputati, ma alla fine sono stati assolti. Le badanti si erano costituite parte civile e secondo l’accusa sarebbero state sfruttate e costrette ad accettare condizioni lavorative disagiate. Tuttavia, in aula le accuse sono cadute e nessuno è stato condannato.
Questa vicenda evidenzia l’importanza di un giusto processo e di un’accurata valutazione delle prove prima di emettere una sentenza. La giustizia è stata fatta e i due imputati possono ora riprendere la loro vita senza alcun peso sulla coscienza.