Le badanti originarie della Romania hanno denunciato una situazione di sfruttamento, con lavoro in nero, senza ferie e permessi, e condizioni di vita precarie. Il processo che ne è scaturito si è concluso con due assoluzioni e una prescrizione per l’accusa di associazione per delinquere. Le persone offese hanno testimoniato in tribunale a Varese, raccontando i dettagli del presunto racket. Le indagini erano partite dalla denuncia di una badante che non aveva potuto tornare in Romania per problemi familiari. Il pubblico ministero aveva chiesto condanne per i responsabili, ma il verdetto del tribunale ha portato a proscioglimenti e patteggiamenti. Una quinta persona indagata è deceduta durante il procedimento.

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