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La Guardia di Finanza ha scoperto contributi illeciti per un valore superiore ai 581 milioni di euro tra il 2019 e il 2023. Uno dei problemi principali che emerge da questa situazione riguarda gli stranieri e le difficoltà linguistiche che incontrano nella comprensione dei requisiti per ricevere il Reddito di cittadinanza.

Secondo quanto emerso dall’audizione parlamentare del Comandante generale delle fiamme gialle, Andrea De Gennaro, sono state ben 53.751 le persone denunciate penalmente dalla Guardia di Finanza per indebita richiesta o percezione del Reddito di cittadinanza. Questo ha portato a segnalazioni all’Istituto nazionale di previdenza sociale e alle Procure della Repubblica.

La scadenza del 31 dicembre dello scorso anno ha rappresentato l’ultima data per perseguire la responsabilità penale di coloro che hanno percepito in modo indebito l’assegno. Tuttavia, sono ancora in corso numerose operazioni, come dimostrano le denunce fatte nella provincia di Foggia e a Tarano per percezioni indebite legate alla residenza effettiva, alla composizione del nucleo familiare e ad altre violazioni.

Inoltre, nel Varesotto è in corso un’inchiesta su oltre 5 milioni di euro di sussidi erogati o ancora da versare per 646 persone denunciate. Il problema delle “difficoltà linguistiche” è emerso chiaramente durante un processo in cui un nigeriano ha ottenuto il Reddito di cittadinanza senza comprendere appieno i requisiti richiesti, a causa delle lacune nella spiegazione fornita dall’operatore del Caf.

Anche in altri casi, come a Verbania, si è evidenziato come la mancanza di comprensione dei requisiti possa portare a errori nella richiesta del Reddito di cittadinanza. La gup Annalisa Palomba ha infatti dichiarato che in alcuni casi, come quello di una donna che ha autonomamente rinunciato al reddito senza comprenderne appieno la portata, il fatto non costituisce reato.

In conclusione, emerge chiaramente la necessità di migliorare la comunicazione e la comprensione dei requisiti per accedere al Reddito di cittadinanza, specialmente per quanto riguarda la popolazione straniera e le persone con difficoltà linguistiche. È importante che le istituzioni adottino misure per garantire una corretta informazione e per evitare che situazioni simili si verifichino in futuro.

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