Una donna di 76 anni è stata condannata per truffa dal giudice, dopo aver indotto una funzionaria di banca a trasferire 150.000 euro dal conto corrente del marito, deceduto pochi giorni prima, al suo conto personale. La figlia, privata della sua parte di eredità, ha denunciato sia la madre che il fratello, ma quest’ultimo è stato assolto. La madre è stata condannata a otto mesi di reclusione, 100 euro di multa e al risarcimento di una provvisionale di 15.000 euro alla figlia. Il trasferimento del denaro è avvenuto dopo la morte del marito, e solo nel 2019 la figlia ha scoperto la sparizione dei soldi. Il giudice ha stabilito che la firma del marito sul modulo di trasferimento non fosse autentica, confermando la tesi dell’accusa. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 90 giorni.

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