CARDANO AL CAMPO – A pochi passi dalla strada che non esiste, asfaltata facendo sorridere tutta la città, in via Alpi a Cardano al Campo si sta verificando un nuovo caso: la “giungla” che ha inghiottito panchine, cestini e persino i giochi dei bambini. Una situazione su cui i consiglieri comunali di opposizione, Massimo Poliseno e Paola Torno, hanno deciso di fare chiarezza, chiedendo un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale. “E comunque sarebbe con anni di ritardo. La situazione di via Alpi deve essere regolarizzata, prendendo in carico l’area e assicurandosi che sia conforme dal punto di vista qualitativo a quanto commissionato e, quindi, sicura per i cittadini”.
Le segnalazioni dei residenti della zona hanno spinto i due esponenti della lista civica “Per Cardano” ad approfondire la questione. Dopo un sopralluogo nell’area, hanno proceduto con degli accessi agli atti per capire le ragioni di questa situazione, scoprendo che la manutenzione del verde non viene effettuata poiché le opere non sono ancora state prese in carico dal Comune, mancando il collaudo. “Anni fa – spiegano Torno e Poliseno – è stato concesso il permesso di costruire abitazioni private nella zona di via Alpi e via degli Appennini con l’impegno però a carico della ditta di costruire anche una serie di opere pubbliche come il percorso ciclabile e il parco giochi per bambini. Queste opere, prima di poter essere prese in carico dal Comune e diventare effettivamente un bene pubblico fruibile per i cittadini, devono essere collaudate per verificare che il costruttore abbia effettivamente realizzato quanto richiesto e lo abbia fatto rispettando quanto concordato in sede contrattuale dal punto di vista delle dimensioni, della quantità, della forma, dei materiali utilizzati e soprattutto della qualità. Il collaudo, quindi, è una forma di garanzia per il Comune, che in caso di difformità può obbligare l’impresa a porvi rimedio, ma è anche e soprattutto una garanzia per la sicurezza dei cittadini. Troviamo irresponsabile che, in assenza di collaudo, da anni venga comunque consentito l’accesso ai cittadini a queste opere. Soprattutto quando si tratta, come in questo caso, di un’area con giochi utilizzati da bambini”.
Solo poche settimane fa, l’assessore Angelo Marana si vantava di “aver sbloccato importanti lottizzazioni ferme da anni”, tra cui via Alpi. Ma la realtà dimostra esattamente il contrario. La risposta dei due consiglieri di minoranza non si fa attendere: “Non si può dire di aver aumentato il senso di sicurezza percepita e poi consentire per anni l’accesso dei cittadini a strutture non collaudate”. Fino a quando la situazione non viene regolarizzata, Poliseno e Torno chiedono che “per ragioni di sicurezza l’accesso non debba essere consentito, a meno che non si voglia mettere in discussione la sicurezza delle famiglie per una manciata di voti elettorali. Perché consentire l’accesso a opere non collaudate e permettere che il verde si mangi delle panchine pubbliche non significa sbloccare nulla, è piuttosto un comportamento irresponsabile e di facciata”.