Il 23 maggio 1992 è una data che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. È il giorno della strage di Capaci, un tragico evento che ha segnato profondamente la storia italiana. A distanza di 32 anni, è importante ricordare le vittime di quel terribile attentato e rendere omaggio al coraggio e alla determinazione di coloro che hanno combattuto la mafia con tutte le loro forze.
Il giudice Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo, insieme ai tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, hanno perso la vita in quel tragico giorno. L’esplosione di una carica di tritolo sull’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo ha sconvolto l’Italia intera, dimostrando una volta di più la ferocia e la brutalità della criminalità organizzata.
I sopravvissuti all’attentato, come gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza, hanno vissuto un’esperienza terribile che li ha segnati per sempre. Ma nonostante la paura e il dolore, non hanno mai smesso di lottare per la giustizia e la verità.
La responsabilità di questo vile attentato ricade su Totò Riina, Bernardo Provenzano e altri membri della mafia, che hanno deciso di eliminare Falcone e la sua scorta per fermare la loro opera di contrasto alla criminalità. Ma nonostante tutto, la memoria di Falcone e di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per combattere la mafia vive ancora oggi, più forte che mai.
A Mandello, come in tante altre città italiane, siamo pronti a rendere omaggio a queste vittime coraggiose. Esponendo l’immagine dei giudici Falcone e Borsellino sul balcone del Comune, vogliamo ricordare a tutti che la lotta alla mafia deve continuare, senza sosta e senza compromessi. “No alla mafia” è il nostro grido di battaglia, un’impegno che non possiamo e non vogliamo tradire.
32 anni dopo la strage di Capaci, il nostro dovere è quello di mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per un’Italia migliore. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Mai.