La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un importante sequestro propedeutico alla confisca di tutti i mobili ed immobili, per circa un milione e mezzo di euro, di un egiziano di 37 anni, detenuto ormai da quasi sei mesi in carcere a Piacenza. L’uomo era stato arrestato a inizio dicembre per aver venduto false dichiarazioni di ospitalità a immigrati per ottenere permessi di soggiorno, soprattutto a richiedenti asilo, anche in abitazioni di sua proprietà intestate alla moglie, a Teglio e Tresivio.
L’indagine ha rivelato che l’egiziano aveva acquistato diversi immobili nella zona di Pioltello e nelle due località valtellinesi, intestandoli alla moglie e a prestanome. Con gli elementi forniti dall’Ufficio immigrazione della Questura di Milano, la Polizia ha avviato un’indagine sull’uomo per falso ideologico, intestazione fittizia di beni ed autoriciclaggio. Durante l’indagine sono emerse numerose vendite di dichiarazioni di ospitalità fittizie a favore di richiedenti asilo politico.
L’arrestato e la moglie hanno presentato presso il Comune di Pioltello 60 dichiarazioni di ospitalità e sette iscrizioni anagrafiche di residenza fittizie a favore di extracomunitari, ricavando una cifra superiore ai 100mila euro. Il prezzo per una dichiarazione di ospitalità nel Comune dell’hinterland milanese era di 700-800 euro, mentre per una richiesta nei comuni valtellinesi incassavano 600 euro. Per un’iscrizione anagrafica di residenza la tariffa era di mille euro.
Questa vicenda dimostra l’importanza di combattere l’immigrazione clandestina e le attività illegali legate all’accoglienza di stranieri in Italia. La Polizia di Stato continuerà a vigilare e ad agire contro chiunque cerchi di trarre profitto da pratiche illegali e dannose per la società.