Il maltempo continua a flagellare le campagne lombarde, con grandinate e piogge torrenziali che stanno causando danni ingenti alle coltivazioni. Meloni, angurie, zucche, albicocche, mais, orzo e frumento sono solo alcune delle colture colpite dalle recenti tempeste.

Le testimonianze degli agricoltori sono sconcertanti: campi completamente distrutti, raccolti andati perduti in pochi minuti. Giuseppe Gazzola, agricoltore di Cavenago d’Adda, ha perso centinaia di pertiche di frumento e mais a causa della grandine che ha raggiunto uno spessore di 30 centimetri. Anche Marco Mizzi, titolare di un frutteto a Lodi, ha visto le sue albicocche rovinate dalla grandine mista a pioggia.

Le province di Pavia, Cremona, Bergamo e Brescia non sono da meno: coltivazioni danneggiate, terreni resi fangosi e impossibili da lavorare. Gli allevatori sono preoccupati per il fieno marcito in campo, necessario come alimento per le mucche. Anche il mais, destinato alle stalle, è compromesso dalle condizioni meteorologiche avverse.

La Coldiretti Lombardia sottolinea come l’agricoltura sia settore economico più colpito dai cambiamenti climatici, con danni che, solo in Italia nel 2023, hanno superato i 6 miliardi di euro. È urgente trovare soluzioni e strategie per proteggere le coltivazioni e garantire la sicurezza alimentare di tutti.

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