Lorenzo Pozzoni, chef della trattoria omonima di Graffignana, è un uomo autentico e senza fronzoli, che condivide la sua storia e quella della sua famiglia attraverso la cucina. La trattoria è di proprietà della famiglia dal 1911, quando il nonno Giacomo la acquistò dopo essere stato sfollato a causa di un’alluvione. Il nonno era una persona alla mano, molto religiosa, che gestiva anche un esercizio a Borghetto Lodigiano prima di trasferirsi a Graffignana. La trattoria prende il nome dal fatto che in passato qui si effettuava anche il tratto postale, e si cambiavano i cavalli per le spedizioni lungo il fiume Po.
Dopo la morte del nonno, il padre di Lorenzo, Pietro, prese in mano il business, ma durante la Seconda guerra mondiale la trattoria fu requisita dai tedeschi e il padre fu fatto prigioniero. Dopo la guerra, con grande determinazione, il padre riuscì a far ripartire l’attività. Lorenzo iniziò ad affiancare la madre nella gestione della trattoria nel 1974, dopo aver studiato presso la scuola alberghiera di Milano e fatto diversi stage per approfondire le sue conoscenze.
Lorenzo ha apportato alcuni cambiamenti alla trattoria, ma ha sempre mantenuto il rispetto per la tradizione. Ha cercato di preservare piatti tradizionali, come gli strozzapreti lodigiani, e ha introdotto nuovi piatti, come i bolliti di carne di alta qualità e il carrello dei dolci, ispirato da un’idea vista altrove. La sua passione per le erbe selvatiche spontanee si riflette nella sua cucina.
Nonostante avesse l’opportunità di lavorare altrove, Lorenzo ha scelto di rimanere a Graffignana e continuare la tradizione familiare. La torta lodigiana, uno dei dolci preferiti di Lorenzo, è un esempio di come la tradizione culinaria della famiglia sia stata tramandata per generazioni. Lorenzo è felice di essere rimasto a Graffignana e di poter condividere la sua passione per la cucina con la sua comunità.