Due gruppi criminali si sono scontrati per il controllo delle piazze di spaccio tra Erba e Canzo, arrivando a compiere fino a duecento cessioni al giorno. Entrambe le organizzazioni avevano radici anche nel territorio lecchese. La prima era guidata da Michele e Pasquale Oppedisano di Bosisio Parini, mentre la seconda era retta da Luigi Vona di Valbrona e Vincenzo Milazzo di Canzo.
L’operazione condotta dalla Polizia ha portato all’esecuzione di una trentina di ordinanze di custodia cautelare per reati come associazione a delinquere, spaccio e usura, ma al momento senza l’aggravante dello stampo mafioso. Gli inquirenti hanno ricostruito una spartizione del territorio tra i due gruppi, con tensioni che potevano sfociare in una guerra armata, ma che sono state appianate con incontri avvenuti nel 2020.
La Procura aveva ipotizzato un impianto associativo unico, ma il gip ha contestato l’associazione solo ad alcuni degli indagati. Custodia cautelare in carcere per alcuni membri, come James Canali e Edmond Como, con precedenti per vari reati tra cui omicidio.
Pasquale Oppedisano è stato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per reati di mafia, mentre Simone Liguori è stato riconosciuto come parte dell’associazione per il confezionamento e lo spaccio di droga. Non vi sono state misure per Michele Oppedisano, noto come “U Pentitu”. La Procura aveva chiesto la sua custodia cautelare, ma il gip ha respinto la richiesta.
L’attività investigativa ha evidenziato che il ruolo di alcuni membri era saltuario e defilato rispetto alle dinamiche del sodalizio criminale. Le cessioni effettuate ai membri dell’associazione erano considerate saltuarie e non organiche al sodalizio.