La Polizia di Stato, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, ha condotto un’operazione che ha portato all’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di diverse persone coinvolte in attività criminali. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere legata al traffico di droga all’usura e all’estorsione con modalità mafiose, all’autoriciclaggio di proventi illeciti per finanziare attività commerciali e società fittizie.

Le indagini hanno rivelato le attività di due gruppi criminali operanti nella provincia di Como, dediti al narcotraffico e alla gestione di piazze di spaccio, nonché a una serie di reati economici e finanziari, tra cui l’usura e l’indebito ottenimento di finanziamenti pubblici. Le attività illegali erano legate anche a condotte estorsive nei confronti di commercianti e imprenditori locali.

L’operazione, condotta dalle autorità competenti con il supporto di centinaia di investigatori, ha permesso di smantellare queste organizzazioni criminali e di sequestrare ingenti somme di denaro provenienti da attività illecite. Secondo il Direttore del Servizio Centrale Operativo, il traffico di droga rappresenta un modo per le organizzazioni criminali di accumulare ricchezze e di imporsi nei territori di riferimento, attraverso minacce e l’uso di armi.

L’indagine ha coinvolto diverse province italiane e ha evidenziato la presenza di gruppi criminali affiliati alla ‘ndrangheta, radicati da tempo nel territorio comasco. Grazie alle intercettazioni e alle attività investigative, è emerso il legame tra il traffico di droga, l’usura e le attività criminali di queste organizzazioni, che rappresentano una minaccia per la sicurezza e l’ordine pubblico.

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