Il fiume Seveso, noto per essere uno dei fiumi più controllati per quanto riguarda le concentrazioni di PFAS, sostanze perfluoroalchiliche cancerogene, ha recentemente fatto parlare di sé durante un’audizione in Commissione Ambiente della Regione Lombardia. Il direttore di ARPA Lombardia, Fabio Cambielli, ha dichiarato che non ci sono segnali di allarme, ma solo alcune situazioni al limite, nonostante il fenomeno sia in costante crescita.
Le concentrazioni massime di PFAS sono state riscontrate in diversi corpi idrici della regione, tra cui il fiume Seveso che attraversa anche la provincia brianzola. Attualmente, gli esperti analizzano fino a 18 sostanze PFAS, di cui solo 6 hanno limiti normativi. Nonostante i dati iniziali non siano allarmanti, è importante mantenere monitorati fiumi, laghi e pozzi per acque sotterranee a causa della costante crescita delle concentrazioni.
La Commissione ha ipotizzato la creazione di un Tavolo tecnico per coordinare meglio le attività di monitoraggio e controllo, in vista dell’entrata in vigore dei nuovi parametri per la potabilità stabiliti dalla Direttiva europea nel 2026. È fondamentale rimanere vigili e continuare a monitorare attentamente la situazione per garantire la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica.