La scuola professionale Ipc Verri di Busto Arsizio è al centro di una tempesta mediatica a causa delle proteste da parte di insegnanti, genitori e studenti che hanno portato alla messa in aspettativa della dirigente scolastica Barbara Pellegatta. Dietro a questa situazione si nasconde un malcontento diffuso che si trascina da anni, legato a problemi di gestione dei fondi e delle risorse all’interno dell’istituto.

Il nodo centrale sembra essere legato alla ripartizione dei fondi del Piano annuale delle risorse aggiuntive per il personale con Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, che ha causato una serie di problemi che hanno coinvolto sia il personale docente che gli studenti. Anche la questione degli stipendi arretrati dei docenti non di ruolo ha contribuito a alimentare la tensione all’interno della scuola.

Inoltre, episodi inquietanti come denunce per lesioni, dispetti e allagamenti sospetti hanno contribuito a creare un clima di sfiducia e tensione all’interno dell’istituto. La situazione sembra essere arrivata al limite, con la Pellegatta costretta a mettersi in aspettativa dopo essere stata oggetto di scherno e intimidazione.

La questione dei fondi, degli stipendi arretrati e degli episodi controversi che hanno coinvolto la scuola Ipc Verri mettono in luce la necessità di una maggiore trasparenza e di un cambiamento radicale nella gestione dell’istituto. Sono molti coloro che si sono schierati a difesa della dirigente, ma la situazione richiede un intervento deciso per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Speriamo che si possa trovare una soluzione rapida ed efficace per garantire un ambiente scolastico sereno e produttivo per tutti gli studenti e il personale coinvolto.

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