Gino Baruffi, un uomo di 73 anni di Tresivio, è scomparso lasciando un grande vuoto nella comunità. Il suo nome è legato a un evento tragico avvenuto nel luglio del 1987, quando con il suo escavatore evitò la tracimazione del lago in Val Pola. Durante le sue esequie, molte persone hanno voluto rendergli omaggio e salutarlo per l’ultima volta.

Nato a Tresivio, Gino ha iniziato a lavorare nel campo edile fin da giovane, ma ben presto ha scoperto la sua vera passione per la guida dei mezzi movimento terra. Grazie al suo impegno e alla sua competenza, è stato notato dal titolare della Cariboni che gli ha affidato incarichi sempre più importanti e delicati, tra cui la manutenzione delle vie di accesso alle gallerie di uranio in Val Vedello e la tracimazione controllata della Val Pola.

Gino era un uomo discreto, buono e competente, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Amava la sua famiglia e il suo lavoro, e ha trasmesso ai suoi figli l’importanza della qualità rispetto alla quantità. Nonostante il suo ruolo di rilievo durante l’emergenza in Val Pola, ha sempre preferito restare lontano dai riflettori e ha rifiutato interviste e apparizioni pubbliche.

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità di Tresivio e oltre, ma il suo ricordo rimarrà vivo nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. Un uomo umile e generoso, che ha lasciato un segno profondo nella storia della sua terra. Che la terra gli sia lieve.

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