La tragedia che ha colpito Fly Emotion, la società proprietaria della zip-line coinvolta nella morte di una turista straniera lo scorso maggio, potrebbe avere conseguenze economiche devastanti. Prima dell’incidente, l’azienda era già in difficoltà finanziarie, con debiti che superavano il milione di euro. Con l’impianto chiuso per l’inchiesta, la situazione rischia di peggiorare ulteriormente.

I documenti contabili di Fly Emotion rivelano che nel 2023 l’azienda ha chiuso l’esercizio con una perdita di oltre 247mila euro. Nel 2022, grazie ai contributi pubblici, era riuscita a ottenere un modesto utile, ma i debiti erano già elevati. I dipendenti, per lo più stagionali, oscillano tra i dieci e i venti a seconda degli anni.

La morte della turista ha scosso profondamente la comunità e ha portato all’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo. L’amministratore di Fly Emotion, Matteo Sanguineti, insieme ad altri dipendenti, è stato indagato per capire le cause dell’incidente. I familiari della vittima hanno nominato avvocati per costituirsi parte civile nel processo.

La situazione economica precaria dell’azienda, unita alla grave tragedia, mette a rischio non solo il futuro di Fly Emotion, ma anche l’immagine dei territori montani che avevano visto nella zip-line un’opportunità di sviluppo. Ora, mentre si cerca di fare luce sull’accaduto, si teme che le conseguenze negative si estendano ben oltre il caso specifico, minacciando la stabilità economica e sociale della zona.

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