Violenze sessuali ripetute per una ragazza di 15 anni, studentessa del Setificio, l’istituto di via Castelnuovo a Como. L’incubo per la giovanissima sarebbe banalmente cominciato con lui, il bidello 64enne della scuola, che le offriva delle merendine e delle bibite. Poi un giorno l’avrebbe portata in un’aula vuota dell’edificio e violentata: così per mesi e mesi. Secondo quanto emerso per farla stare zitta l’avrebbe minacciata di morte e anche di raccontare quello che succedeva, o di andare a “prenderla in classe”.
L’indagine, condotta dal magistrato Alessandra Bellù, è cominciata lo scorso marzo quando la 15enne si è confidata con un amico e poi ha avuto il coraggio di riferire quanto accadeva anche a un’insegnante. Ad aprile il provvedimento di fermo, poi l’avviso di chiusura indagini e qui l’arresto del bidello di 64 anni che ha ottenuto i domiciliari. Abita in città a Como. I dettagli che emergono sono agghiaccianti: la 15enne sarebbe stata più volte legata, immobilizzata e schiaffeggiata durante le violenze e l’uomo le avrebbe mandato anche diversi video e messaggi sul cellulare. Sei mesi di orrore, da ottobre 2023 fino allo scorso marzo, quando la giovane ha trovato il coraggio di parlare e poi di denunciare. Con le indagini sarebbe emerso un altro caso a danno di una studentessa di 17 anni.