Una tragedia ha colpito Napoli lo scorso 9 giugno 2024, quando Cristina Frazzica, una giovane di 31 anni originaria di Voghera, è morta in kayak. La donna è stata travolta mentre si trovava in acqua con un amico e le indagini si concentrano su un cabinato di 18 metri, ora sotto sequestro insieme ad altre due imbarcazioni sospettate di essere coinvolte nell’incidente.
Gli investigatori della Guardia Costiera hanno individuato il cabinato sospetto in un cantiere navale di Napoli e si preparano a sottoporlo a verifiche specifiche per identificare chi era al timone al momento dell’incidente. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e omissione di soccorso, mentre le perizie e le immagini delle telecamere di sorveglianza saranno cruciali per stabilire la dinamica dell’incidente.
Vincenzo Carmine Leone, l’avvocato 33enne che era con Cristina sul kayak, ha descritto l’imbarcazione come “uno yacht dalle sponde tanto alte da non riuscire a vedere chi era al comando”. Nonostante i tentativi di soccorso, la giovane donna è purtroppo deceduta. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha dichiarato che l’autorità giudiziaria sta agendo rapidamente per assicurare i responsabili alla giustizia.
Una giornata che doveva essere all’insegna del divertimento e della serenità si è trasformata in una tragedia, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di chi conosceva Cristina Frazzica. La speranza è che giustizia venga fatta e che tragedie come questa possano essere evitate in futuro.