La Polizia di Stato ha condotto un’operazione contro la pedopornografia online che ha portato a nove arresti in flagranza, di cui uno a Bergamo. L’uomo arrestato in città è un impiegato quarantenne italiano che vive da solo e che è incensurato. Sul suo computer sono stati trovati migliaia di file di materiale pedopornografico. Attualmente si trova agli arresti domiciliari, mentre gli altri coinvolti nell’indagine sono in carcere. Le accuse nei suoi confronti riguardano al momento solo la detenzione del materiale, ma si sta cercando di capire se abbia avuto un ruolo nella produzione o divulgazione dello stesso.

L’indagine è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania e ha coinvolto 26 persone in tutta Italia per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione dei vari Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale in diverse città italiane. Gli arrestati risiedono in varie province, tra cui Catania, Roma, Milano, Firenze, Bergamo, Ravenna, Varese e Imperia.

Il materiale pedopornografico rinvenuto e sequestrato durante le perquisizioni è attualmente al vaglio dei magistrati inquirenti e della Polizia Postale per ulteriori approfondimenti investigativi. L’obiettivo è anche quello di identificare le piccole vittime coinvolte in questi orribili reati. La collaborazione tra le autorità e i vari Centri Operativi è stata fondamentale per portare avanti questa operazione di contrasto alla pedopornografia online su tutto il territorio nazionale.

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