I camosci della Valsassina e della Valvarrone stanno crescendo meno rispetto a quelli del versante orobico bergamasco. Questo è il tema affrontato dagli esperti veterinari di Ats Brianza durante un recente incontro a Barzio. La stentata crescita di questi animali si traduce in un peso medio inferiore del 30% rispetto agli esemplari con sviluppo corporeo normale.

I veterinari hanno discusso della situazione con i cacciatori presenti all’incontro, organizzato dai Comprensori di caccia Alpi Lecchesi e Prealpi Lecchesi presso la sede della Comunità Montana di Barzio. Tra i partecipanti c’erano Roberto Vanotti, direttore del Distretto veterinario di Lecco, Stefano Luisoni, veterinario del Servizio igiene degli alimenti di origine animale, e Alessandro Bianchi dell’Istituto zooprofilattico di Sondrio.

L’argomento è stato approfondito e si sono cercate soluzioni per capire le cause di questa situazione e trovare eventuali rimedi per favorire la crescita dei camosci della zona. Per scoprire di più sull’incontro e sulle possibili soluzioni proposte dagli esperti, continua a leggere su Valsassinanews.

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