Un uomo di 61 anni è accusato di molestie sessuali sul posto di lavoro e rischia una condanna pesante di 7 anni di reclusione. Le accuse riguardano battute inappropriate, mani sui fianchi e tentativi di baciare una giovane collega di appena 25 anni. La vittima, arrivata da poco in azienda tramite un’agenzia, si è vista assegnare un posto isolato dall’uomo, che aveva il potere di decidere le assegnazioni. Altre colleghe hanno raccontato situazioni simili, mentre la difesa ha messo in dubbio la credibilità della ragazza, sostenendo che il suo racconto abbia cambiato nel tempo.
La giovane, che ha cambiato lavoro dopo l’accaduto, si è costituita parte civile con l’aiuto di un avvocato. La sua testimonianza ha evidenziato lo stato di ansia e tensione vissuto per paura di perdere il posto in azienda, considerando che l’accusato era anche un rappresentante sindacale. La sentenza è attesa per novembre.