I Finanzieri del Comando Provinciale di Monza sono tornati nel Comune di Usmate Velate per continuare le indagini legate al precedente filone di inchiesta che ha portato all’arresto di nove individui lo scorso 29 aprile. La nuova operazione è stata necessaria per approfondire le accuse di corruzione, frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti degli indagati, principalmente legati al settore urbanistico-edilizio.

Al centro dell’inchiesta c’è un funzionario pubblico del Comune di Usmate Velate, responsabile della struttura “Territorio e Ambiente”, che avrebbe compiuto atti contrari ai propri doveri d’ufficio inserendo aree in una variante del Piano di Governo del Territorio con un evidente accrescimento del loro valore economico. Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Monza, con il supporto del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, hanno rivelato uno schema intricato di corruzione e favoritismo che sarebbe perdurato nel tempo senza alcuna segnalazione di anomalie da parte dell’amministrazione comunale.

Durante l’esecuzione delle misure cautelari, sono stati eseguiti sequestri preventivi del denaro corrispondente al prezzo del reato e del patrimonio aziendale di sette società riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di circa 700.000 euro. Le indagini proseguono per fare luce su questa vicenda che ha scosso la comunità di Usmate Velate.

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