La storia della Guardia di Finanza passa anche per la foiba di Basovizza

Oggi si celebrano i 250 anni della Guardia di Finanza, un corpo che ha legato il suo nome alla storia del confine orientale italiano. Durante la Prima guerra mondiale, i finanzieri combatterono e morirono sul fronte carsico e alcuni di loro disertarono per seguire Gabriele d’Annunzio a Fiume. Dopo la Seconda guerra mondiale, molti finanzieri furono vittime dell’occupazione jugoslava e furono infoibati nella miniera di Basovizza.

Cinquanta anni dopo, è stato eretto un monumento in memoria di quei finanzieri sacrificati. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia ha pronunciato un discorso commovente in occasione dell’inaugurazione del monumento, ricordando il sacrificio di quei servitori dello Stato.

Il Presidente ha sottolineato l’eroismo dei finanzieri durante l’insurrezione di Trieste nel 1945 e ha ricordato i momenti di solidarietà e sacrificio vissuti durante quei tragici eventi. Ha espresso il desiderio di pace e di accordo tra i popoli, evidenziando l’importanza di ricordare le vittime delle foibe di Basovizza come monito per il futuro.

Oggi, nel cinquantesimo anniversario del martirio delle foibe di Basovizza, è importante commemorare i caduti e promuovere la pace e la comprensione tra i popoli. I monumenti eretti in memoria dei finanzieri infoibati rimarranno come simboli di speranza e di pace per le generazioni future.

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