I rifiuti gettati a bordo strada tornano a casa del proprietario, insieme alla multa. E chissà che in questo modo chi pensa sia una buona idea lasciare sacchi e sacchetti di indifferenziato in giro per il paese non impari la lezione.
Venegono, “consegna speciale” contro l’abbandono di rifiuti
Una “consegna speciale” è stata effettuata venerdì scorso dalla Polizia locale di Venegono Superiore e dalla comandante Maria Angela Cassese, destinatario un uomo residente a Venegono Inferiore che poche ore prima era stato sorpreso da un automobilista ad accostare in via Como e ripartire lasciandosi dietro una sporta piena di rifiuti domestici non differenziati.
Scoperto grazie a una segnalazione
L’abbandono è avvenuto intorno alle 5 del mattino e il solerte cittadino vista la scena ha subito avvisato il comando che, da una parte grazie alla descrizione dell’auto e all’analisi delle telecamere e dall’altra dal controllo di quello che il sacchetto conteneva, è risalita al proprietario.
I rifiuti abbandonati in via Como e recuperati dalla Polizia locale
Il ritorno a casa dei rifiuti
Poche ore dopo, si diceva, la volante di piazza Mauceri è attivata sotto il condominio dell’interessato portando il sacchetto di rifiuti con “allegato” un cartello in cui si invita a fare la raccolta differenziata. Sul posto, cercando informazioni sull’appartamento del destinatario della consegna, la comandante ha trovato la moglie, già sanzionata sempre dalla locale di Venegono Superiore per un altro abbandono di rifiuti (tra i quali erano stati trovati dei documenti a lei intestati). In totale, per la famiglia, 400 euro di multa.
24 sanzioni da inizio anno
“Da inizio anno – racconta Cassese – abbiamo già elevato 24 sanzioni per abbandono di rifiuti, sia grazie al controllo dei sacchetti abbandonati sia, come in via San Rocco, grazie alla telecamera mobile”.
Abbandoni che il più delle volte sono a chilometro zero: venegonesi che si liberano di rifiuti non differenziati sporcando il proprio paese.
“La maggior parte sono persone che usano i cestini pubblici per gettare sacchetti coi rifiuti di casa, invece di dividerli e aspettare il ritiro porta a porta – chiarisce la comandante – A volte troviamo dei documenti come bollette o ricevute intestate mentre altre, come successo in zona stazione, servono settimane di controlli tramite le telecamere. Alla fine, però, li individuiamo”.

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