A Sant’Antonino Ticino si è tenuta una commemorazione per ricordare il sacrificio dei cugini Giazzi, Giovanni e Giordano, a ottant’anni dalla loro morte, avvenuta dopo il rastrellamento alla cascina Leopoldina.

La cerimonia si è svolta nella piazzetta del centro storico di Sant’Antonino, con la partecipazione dell’Anpi Ferno-Lonate, promotrice dell’evento, dell’amministrazione comunale, delle associazioni cittadine e dei discendenti della famiglia Giassi.

I cugini Giassi erano venuti dalla Bergamasca alla zona di Malpensa e si erano uniti alla formazione partigiana attiva nella zona. La loro base principale era alla Cascina Leopoldina, dove il 7 luglio 1944 furono attaccati dai fascisti e uccisi, insieme ad altri partigiani.

Dopo la loro morte, la brigata Gasparotto riprese l’attività con rinnovato slancio, dedicandola al partigiano Leopoldo Gasparotto, ucciso pochi giorni prima del rastrellamento.

La Resistenza coinvolse diverse componenti, tra cui volontari civili e militari, preti, studenti, operai, ebrei, rom e sinti, militari sovietici e oppositori politici jugoslavi. È importante ricordare e valorizzare ogni aspetto della Resistenza, come faceva anche Giorgio Caretta dell’Anpi di Vanzaghello, recentemente scomparso.

Il suo spirito pluralista e il suo impegno per la memoria della Resistenza rimangono vivi tra di noi, e ci spingono a continuare a onorare il sacrificio di persone come i cugini Giazzi, che hanno dato la loro vita per la libertà.

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