Un avvocato albanese di 53 anni è finito sotto accusa per aver ottenuto indebitamente 140.000 euro dall’Inps per un’invalidità totale al 100%. Tuttavia, durante un’indagine sulla truffa al Servizio Sanitario Nazionale, la polizia milanese lo ha sorpreso a svolgere normalmente la sua professione senza alcuna difficoltà apparente. Nonostante le circostanze sembrassero deporre a favore dell’accusa, l’uomo è stato assolto per un difetto nell’imputazione e per un colpo di scena inaspettato.
La Procura non è riuscita a dimostrare come l’Inps sia stato ingannato, se attraverso documentazione medica falsa o attraverso l’invenzione di sintomi. Inoltre, il fatto che l’uomo abbia richiesto una nuova valutazione nel 2022 e che l’Inps abbia confermato la sua invalidità al 100% ha contribuito alla sua assoluzione. L’avvocato difensore ha sottolineato che non è stata dimostrata alcuna frode nel caso del suo assistito.
Questa storia mette in luce come la realtà possa essere più complessa di quanto sembri e come le apparenze possano ingannare. L’uomo, difeso dall’avvocato Giampaolo Marra, è stato assolto anche da altre accuse recenti, dimostrando che la verità può essere più sfumata di quanto si pensi.