Lo Stato Italiano dovrebbe chiedere alle Nazioni Unite di rinunciare all’immunità per i propri funzionari. Questo è l’appello che emerge dalle motivazioni della sentenza di “non luogo a procedere” nel caso dell’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo avvenuto durante una missione Onu in Congo lo scorso febbraio.

Il processo nei confronti dei due funzionari del Programma Alimentare Mondiale non si è aperto a causa dell’immunità invocata, ma ora la famiglia Attanasio e il loro legale chiedono al Governo italiano di intervenire. L’avvocato Rocco Curcio sottolinea che l’immunità non deve impedire di fare luce sulla verità e sulla responsabilità di chi è coinvolto in questa tragica vicenda.

Il giudice ha indicato che spetta allo Stato italiano trattare con le Nazioni Unite sulla questione dell’immunità, quindi è fondamentale che il Governo apra un canale di comunicazione e rinunci all’immunità per i propri funzionari. È importante che la memoria di Luca Attanasio venga onorata e che la verità venga fatta emergere, perché ha servito il suo paese con devizione e amore, e la sua famiglia merita giustizia.

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