Nel panorama delle droghe attualmente in circolazione, il Fentanyl si distingue per la sua estrema pericolosità. Con una dose letale così piccola da essere paragonabile a pochi grani di sale da tavola, questa sostanza sintetica rappresenta un grave rischio per la salute pubblica. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, il 26 giugno è stato scelto come Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga.
Recentemente, il Dipartimento per le politiche antidroga ha lanciato il «Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici», che prevede una serie di iniziative per contrastare il fenomeno. Tra queste, un ruolo fondamentale è giocato dall’informazione corretta e efficace alla cittadinanza. Per approfondire questo tema, abbiamo intervistato Marco Riglietta, Direttore del Servizio Dipendenze di Bergamo dell’Asst «Papa Giovanni XXIII».
Il Dott. Riglietta ci ha spiegato che il Fentanyl è un oppioide estremamente potente, cento volte più della morfina e cinquanta volte più dell’eroina. Se utilizzato correttamente per fini medici, come nel caso del controllo del dolore cronico grave, può essere un valido alleato. Tuttavia, l’abuso di questa sostanza comporta gravi rischi per la salute, soprattutto a causa della sua potenza e della facilità con cui può provocare un’overdose.
Il Fentanyl, infatti, agisce sul sistema della ricompensa nel cervello, spingendo all’abuso e alla dipendenza. La sua circolazione illegale, sebbene limitata al momento, rappresenta comunque un pericolo, soprattutto per coloro che assumono la sostanza senza esserne consapevoli. La principale via di distribuzione è il web, dove è possibile acquistare il Fentanyl in modo anonimo e senza controllo.
Per prevenire il rischio di dipendenza da Fentanyl, è fondamentale evitare di utilizzare la sostanza senza una prescrizione medica e seguire scrupolosamente le dosi indicate. In caso di dipendenza, è importante rivolgersi tempestivamente a un Servizio per la cura delle Dipendenze per ricevere un trattamento adeguato.
In conclusione, come sottolinea il Dott. Riglietta, la consapevolezza e l’informazione sono le armi migliori per contrastare il problema del Fentanyl e proteggere la salute di tutti. Solo attraverso una corretta conoscenza della sostanza e delle sue potenziali conseguenze si può evitare che questa pericolosa droga si diffonda ulteriormente nel nostro Paese.