Il presidente della Camera Penale di Busto Arsizio, Samuele Genoni, ha evidenziato l’emergenza in corso riguardante i suicidi in carcere. Con oltre 63.000 detenuti in Italia, il numero di persone che si sono tolte la vita è preoccupante. Durante una maratona oratoria dal titolo “Fermare i suicidi in carcere – Non c’è più tempo”, numerosi oratori hanno affrontato il tema, tra cui avvocati, magistrati e politici. È emerso che molti detenuti in custodia cautelare, considerati costituzionalmente innocenti, sono coinvolti nei suicidi.
Il presidente Genoni ha sottolineato l’importanza della riabilitazione e del reinserimento lavorativo dei detenuti per prevenire il ricorso alla delinquenza. Inoltre, Stefano Binda ha denunciato la violazione dei diritti civili dei detenuti, definendo il carcere in Italia come una “morte civile”.
La Camera Penale di Busto Arsizio ha organizzato diversi eventi per sensibilizzare sull’argomento, tra cui una tavola rotonda intitolata “Morire di carcere. Sovraffollamento, dignità dei detenuti e tutela dei diritti”. È necessario un intervento urgente per fermare la scia di sangue e rendere il carcere un luogo più umano e rieducativo.