Nella tranquilla cittadina di Maccagno, in provincia di Varese, una coppia è finita nei guai a causa della coltivazione di marijuana nella propria abitazione. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella loro casa per una perquisizione, hanno trovato ben 11 piantine di marijuana e circa 115 grammi di erba pronta per essere consumata.

Secondo la Procura di Varese, l’erba sequestrata sarebbe sufficiente per almeno 58 dosi, il che ha portato il pubblico ministero Antonia Rombolà a chiedere la condanna dei due conviventi, un uomo di 45 anni e una donna di 61 anni, per detenzione ai fini di spaccio.

Tuttavia, la difesa degli imputati sostiene che non vi siano prove concrete di attività di spaccio nella casa, sottolineando la mancanza di materiale per il confezionamento, contanti o bilancini per la preparazione delle dosi. Inoltre, la presenza di una segnalazione anonima che ha portato i carabinieri sul posto, sembra essere l’unico elemento a carico della coppia.

Il pubblico ministero ha richiesto condanne di 10 mesi di reclusione più una multa di 2.000 euro per uno degli imputati e 9 mesi più 1.500 euro di multa per l’altro. Il giudice Andrea Crema emetterà il verdetto dopo l’estate, decidendo se accogliere le richieste della Procura o se assolvere la coppia per uso personale della sostanza.

In ogni caso, la vicenda dimostra come il consumo e la coltivazione di marijuana rimangano un tema controverso e delicato, soggetto a leggi e regolamenti che variano da paese a paese. La coppia di Maccagno dovrà ora affrontare le conseguenze delle proprie azioni, mentre la comunità locale riflette su come affrontare in modo più efficace il problema della droga.

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