Ilaria Salis, europarlamentare eletta nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra, si trova attualmente in una situazione delicata in merito alla sua immunità. Durante una conferenza stampa a Bruxelles, Salis ha dichiarato che la vicenda giudiziaria che la coinvolge non si è ancora conclusa e che l’Ungheria potrebbe chiedere la revoca della sua immunità, decisione che spetterà al Parlamento europeo. La politica ha espresso la speranza che l’Europa difenda i diritti fondamentali, la presunzione di innocenza e il principio di proporzionalità, oltre al rispetto dello Stato di diritto.
Salis ha inoltre confermato di non volersi sottrarre a un eventuale procedimento penale, ma di richiedere un giusto processo nel rispetto dei suoi diritti e con un trattamento equo davanti alla legge. La politica ha anche affrontato la questione relativa ad Aler, l’ente che le ha mosso una presunta richiesta di credito di 90mila euro per l’occupazione di una casa a Milano nel 2008. Durante una manifestazione a cui ha partecipato, diversi esponenti di Centrodestra hanno esposto cartelli con scritte provocatorie nei suoi confronti.
Salis ha risposto alle accuse dichiarando di non ritenersi in dovere di difendersi e sottolineando che i movimenti di lotta per la casa cercano di affrontare un problema sociale a cui le istituzioni non riescono a rispondere adeguatamente. La politica ha evidenziato come gli attacchi contro di lei siano legati a un episodio avvenuto quando aveva solo 23 anni e che ora, a 40 anni compiuti, ritiene siano fuori luogo.