Un uomo di 35 anni, originario di uno Stato asiatico, è stato condannato a più di 3 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie valtellinese. La donna, insieme alla figlia minorenne, è stata costretta a lasciare la Valtellina per proteggersi, vivendo lontano dagli affetti più cari. Nonostante la sentenza non possa cancellare le sofferenze subite, rappresenta comunque una vittoria della verità sulla negazione dell’uomo. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile della questura di Sondrio e la sentenza è stata emessa dal Tribunale del capoluogo valtellinese. L’imputato è stato condannato a 3 anni e 1 mese di reclusione, all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e ad un risarcimento di 10mila euro. Durante il processo, l’uomo ha tentato di scaricare le colpe su altri, ma potrebbe essere oggetto di una nuova denuncia per calunnia. Le violenze subite dalla donna, motivate dalla gelosia e dalla violenza psicologica, hanno reso la sua vita un inferno, con minacce continue e episodi di violenza fisica. La sentenza rappresenta un passo importante verso la giustizia per la vittima e un segnale forte contro ogni forma di violenza domestica.