Il tribunale di Varese ha emesso una sentenza controversa in merito al caso di un padre sudamericano accusato di lesioni e minacce nei confronti della moglie e della figlia minorenne. L’uomo è stato assolto dal più grave reato di maltrattamenti in famiglia, ma è stato condannato a un anno e 5 mesi di reclusione per le altre accuse.
La vicenda ha avuto origine quando l’uomo ha scoperto delle foto compromettenti della figlia minore scambiate in chat con il fidanzato. Questo fatto ha scatenato la sua rabbia, portandolo a malmenare la moglie e a aggredire la figlia a suon di sberle.
Durante il processo, l’accusa aveva chiesto una condanna a due anni, ma la difesa ha cercato di far leva sulle emozioni del collegio giudicante, chiedendo loro cosa avrebbero fatto al posto dell’imputato se si fosse trattato della propria figlia.
La decisione del tribunale ha sorpreso molti, con il padre assolto dall’accusa di maltrattamenti ma condannato per lesioni e minacce. La giovane figlia si è costituita parte civile con l’aiuto dell’avvocato Elisabetta Brusa, mentre il legale dell’imputato potrebbe presentare ricorso in Appello contro la sentenza.
Le motivazioni della decisione verranno depositate entro 90 giorni, lasciando aperta la possibilità di un ulteriore sviluppo del caso.