Il dottor Norberto Confalonieri è stato assolto dalla Corte dei Conti, che ha respinto il ricorso della Procura contabile che contestava un presunto danno erariale di oltre 110mila euro. La questione riguardava l’attività professionale svolta dall’ortopedico al di fuori del Cto Pini, senza autorizzazione preventiva dell’ospedale.
La Procura sosteneva che l’autorizzazione fosse necessaria per attività extramoenia non strettamente legate alla professione medica. Tuttavia, la Corte dei Conti ha ribadito che le attività svolte da Confalonieri come relatore e responsabile scientifico erano escluse dall’obbligo di autorizzazione.
Dopo la sentenza, l’Asst Milano Nord è stata condannata al pagamento delle spese legali a favore di Confalonieri. L’ortopedico, assistito dall’avvocato Mauro Renna, ha sempre sostenuto la legittimità della sua libera professione.
Confalonieri ha commentato che le consulenze e le docenze svolte per diverse società sanitarie erano rimborsi spese per congressi e consulenze, dovuti alla sua eccellenza nel settore. Ha inoltre difeso l’attività extramoenia come pratica positiva, che separa i pazienti pubblici da quelli privati.
Il luminare seregnese ha criticato l’accanimento della Procura contro di lui, sottolineando che la sua attività professionale è sempre stata corretta. La sentenza conferma la sua innocenza e il principio del diritto romano “dubio pro reo”, che tutela l’innocente.