Il 5 aprile 2023 alle 6:50 del mattino, un boato ha scosso il Comune di Ardesio, trascinando con sé 15.000 metri cubi di acqua, fango, sassi e alberi. Le case hanno tremato, si sono allagate con i mobili spinti fuori e 71 persone sono rimaste isolate. La causa di tutto ciò è stata il cedimento del muro del canale di adduzione “Serio”, che alimenta la centrale idroelettrica di Ludrigno. Il pm Letizia Ruggeri ha concluso che non vi è responsabilità da parte di nessuno e ha chiesto l’archiviazione del fascicolo per inondazione colposa.
Tuttavia, un gruppo di dieci persone si è opposto a questa decisione, supportato dall’avvocato Jessica Vitari, chiedendo una perizia e nuove indagini. Anche un altro fascicolo più recente, con richiesta di archiviazione da parte del pm Ruggeri, ha suscitato opposizione da parte di quattordici proprietari del condominio Residenza Noce lotto 2, che hanno individuato la colpa del cedimento nel legale rappresentante di Enel Green Power e del responsabile dell’impianto di Ludrigno.
La consulenza di un geologo ha evidenziato che il cedimento del muro è stato causato dalla sua obsolescenza, essendo stato costruito circa cento anni fa senza elementi in armatura verticali. Nonostante le ispezioni periodiche svolte da Enel Green Power, non sono stati individuati problemi al muro, che ha ceduto improvvisamente senza manifestare segni premonitori.
Oltre al fronte penale, è stata avviata una causa civile per il risarcimento dei danni. Il Comune e la società Enel Green Power si trovano su posizioni opposte riguardo alla responsabilità del cedimento del muro. Nel frattempo, due famiglie sono state sfollate e due persone rimangono isolate, con bisogno di assistenza.
La situazione rimane delicata e incerta, con il gip chiamato a decidere sulle richieste di archiviazione e sulle nuove indagini richieste dalle parti coinvolte. Resta da vedere come si evolveranno gli sviluppi sia sul fronte penale che su quello civile, mentre la popolazione colpita attende giustizia e risarcimento per i danni subiti.
