Un giovane diciannovenne marocchino ha seminato il caos a Gallarate nel corso del mese di giugno, finendo per collezionare due arresti e tre denunce in poco meno di quindici giorni. Le accuse nei suoi confronti includono resistenza, oltraggio, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e violenza privata.
Non è la prima volta che il giovane si trova nei guai con la legge, infatti è un volto noto alle forze dell’ordine. Dopo l’ultima sua bravata a metà giugno, il Tribunale di Busto Arsizio ha deciso di imporgli due misure cautelari: l’obbligo di dimora in un Comune del circondario e l’obbligo di firma presso la Stazione dei Carabinieri competente.
Purtroppo, il giovane ha continuato a violare le misure imposte, tornando a Gallarate e mantenendo un comportamento trasgressivo e violento. Di fronte a tale atteggiamento, il Tribunale ha deciso di aggravare le misure cautelari e i Carabinieri lo hanno arrestato, trasferendolo nella Casa Circondariale di Busto Arsizio, dove si trova per la prima volta.
La sua indifferenza nei confronti delle regole e la sua incapacità di autocontrollo hanno portato a questa decisione drastica da parte delle autorità giudiziarie. Resta da vedere se questa esperienza in carcere possa aiutarlo a riflettere sulle sue azioni e a fare una vera e propria rieducazione.