Il brigadiere dei carabinieri che due anni fa ha sparato al suo comandante uccidendolo è stato dichiarato “incapace di intendere e di volere” e prosciolto dal tribunale militare di Verona. La vittima, il maresciallo Doriano Furceri, aveva 58 anni e aveva prestato servizio anche in Brianza a Carate.

Dopo l’omicidio, il carabiniere si era barricato in caserma e si era arreso dopo dieci ore e l’intervento di una squadra speciale. Il Tribunale ha deciso una misura di sicurezza di cinque anni di permanenza in comunità terapeutica per l’imputato, che era appena rientrato in servizio dopo un periodo di assenza per malattia.

La Procura di Como indagherà sulla riammissione in servizio del carabiniere, con la possibilità di utilizzare l’arma di ordinanza. Inizialmente era stata richiesta una condanna a 24 anni di carcere, ma i giudici hanno accolto le conclusioni dei consulenti d’ufficio, secondo i quali la patologia dell’imputato gli impediva di rendersi conto di ciò che stava facendo.

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