Il Sasso della Strega di Malnate e la porta segreta
Il territorio di Malnate, nel Varesotto, nasconde una leggenda avvincente legata al Sasso della Strega. Questo monumentale masso erratico si erge a circa 200 metri a sud-est della stazione ferroviaria di Malnate Olona, vicino ai binari. Le dimensioni imponenti del sasso, di circa 12 x 7 metri e alto 5, fanno pensare a una sua origine legata al ritiro dei ghiacciai. Tuttavia, un esame più attento rivela che è composto da arenaria o pietra molera, derivante dalla compattazione di antiche sabbie marine.
La storia recente del masso lo collega alla vicina Cava del Sass, dove veniva estratto il minerale. La parte superiore del sasso presenta segni di perforazione meccanica, suggerendo che sia stata asportata. Questo ha reso il sasso una fonte comoda di blocchi da utilizzare nell’industria edilizia.
Il nome “Sasso della Strega” deriva dalla figura della stria, la strega, che secondo le tradizioni locali poteva invocare il Dio degli Animali per trasformarsi in un animale e compiere azioni malefiche. Si narra che sotto il masso ci sia una porta segreta che dava accesso a un anfratto dove la strega de la Fòlla pernottava, sorvegliando il sentiero verso i Mulini di Gurone.
Durante le notti di luna piena, le streghe si radunavano nella Cava di Sass e la strega de la Fòlla controllava che nessuno si avvicinasse a disturbare, trasformandosi anche in un grosso serpente per intimorire i viandanti. Tuttavia, un violento temporale un giorno cancellò l’incantesimo, rivelando la vera identità della strega che si rivelò essere un’insospettabile lavandaia del paese.
Questa leggenda avvincente racconta di una Malnate ricca di mistero e fascino, dove il patrimonio storico e culturale si intreccia con le leggende del passato, regalando al territorio un’aura di magia e suggestione.