La controversia tra Adiconsum e A2A sul caso del “rimborso bonus” alla signora di Bergamo è ben lungi dall’essere risolta. Dopo la risposta data dalla società, che aveva giustificato la richiesta di restituzione dei soldi affermando che la cliente era a conoscenza delle clausole dell’offerta speciale, Adiconsum è tornata alla carica con una contro-replica.

Il responsabile di Adiconsum, Eddy Locati, ha sottolineato che nessuno ha mai negato che i termini del bonus fossero stati illustrati alla signora, ma ha chiarito che la cliente non si ricordava di questi dettagli al momento del cambio di contratto. Inoltre, ha evidenziato che né la cliente né suo padre sono stati avvisati del vincolo legato al bonus quando si sono recati presso gli sportelli di A2A per ottenere un’offerta migliore.

Locati ha ribadito le critiche nei confronti di A2A per la rigidità con cui gestisce le problematiche dei clienti. Ha raccontato di conciliazioni fallite presso l’Arera, l’autorità di regolamentazione per l’energia, riguardanti aumenti tariffari non comunicati correttamente ai clienti.

In particolare, ha citato il caso della cliente di Bergamo e di suo padre, sottolineando che la sportellista di A2A non ha avvisato il padre della cliente del vincolo legato al bonus quando gli ha proposto di cambiare contratto. Nonostante la richiesta di Adiconsum di annullare o ridurre la somma richiesta da A2A, la conciliazione con l’Arera non ha portato a nulla.

La battaglia tra Adiconsum e A2A sembra quindi destinata a continuare, con l’associazione dei consumatori che ribadisce la propria posizione e la società che difende le proprie scelte. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se sarà possibile trovare una soluzione soddisfacente per entrambe le parti.

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