Il caso Yara Gambirasio: la sconvolgente vicenda che ha tenuto col fiato sospeso la Bergamasca e l’Italia intera è ora al centro di un documentario di Netflix. Settecento metri separavano la palestra di Brembate Sopra dalla casa della giovane ginnasta, ma quella sera di novembre del 2010 Yara scomparve nel nulla. Il suo corpo fu ritrovato mesi dopo in un campo e le indagini portarono all’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti.
Dopo le recenti controversie sui reperti di Dna, la storia è ora raccontata in una docu-serie in cinque puntate, diretta da Gianluca Neri e intitolata Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio. Si ripercorrono le investigazioni dalla sparizione della ragazza al tragico ritrovamento, fino all’individuazione del principale sospettato, il muratore di Mapello, che continua a dichiararsi innocente nonostante la condanna in Cassazione.
Nel documentario vengono approfonditi i controversi aspetti legati alla famiglia dell’imputato, le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi investigativi. Un lavoro iniziato nel 2017 con la raccolta di materiale da venti archivi diversi, per poi procedere alla realizzazione della serie nel 2021. Oltre alla ricostruzione degli eventi e alle testimonianze, sono incluse interviste esclusive, tra cui quella a Bossetti e alla moglie Marita.
Sessantamila pagine di faldoni giudiziari, centinaia di gigabyte di materiale multimediale, migliaia di ore di filmati visionati: tutto ciò è stato sintetizzato in 118 minuti che narrano uno dei casi di cronaca più discussi ancora oggi. Il documentario sarà disponibile su Netflix a partire dal 16 luglio, offrendo a chiunque la possibilità di approfondire questa tragica vicenda che ha segnato la storia italiana.

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